Radioattività ambientale e variabili meteorologiche

Radioattività ambientale e variabili meteorologiche: relazioni statistiche e machine learning

 

 



Nicola Trucco (2009)
Scuola Germanica di Genova



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Dopo la sua scoperta nel 1896 da parte di Antoine Henri Becquerel, la radioattività ha avuto un grandissimo impatto sull’uomo, cambiando il nostro modo di vivere, di pensare ed entrando a far parte delle più grandi scoperte dell’umanità. In realtà, l’uomo è da sempre immerso nelle radiazioni naturali, poiché diversi isotopi radioattivi, tra cui radon e carbonio-14, si trovano nell’ambiente in cui viviamo, causando quella che viene definita radioattività ambientale.  

L’obiettivo di Nicola in questo progetto è studiare questo tipo di radioattività, osservare come si evolve nei mesi, cosa la influenza e se sia possibile stimarla attraverso un modello di intelligenza artificiale. Per raggiungere questo scopo, costruisce strumenti di misura in grado di raccogliere dati sulla radioattività, nonché su temperatura, pressione e umidità. Attraverso strumenti statistici e di elaborazione dei segnali, scopre che l’impatto delle variabili meteorologiche sulla radioattività è forte ma non costante, variando enormemente nel corso dei mesi. Osservazioni analoghe sono presenti in lavori scientifici già pubblicati.  

Utilizzando modelli di machine learning, Nicola riesce a stimare con buona precisione i valori della radioattività a partire da quelli delle tre variabili meteorologiche. Sebbene questo metodo funzioni per periodi di tempo limitati a pochi giorni, dimostra che è possibile farlo e che, con l’uso della Gaussian Process Regression, un modello adatto a problemi con elevata incertezza, si ottengono risultati affidabili. Questo risultato è significativo, poiché la possibilità di stimare la radioattività partendo dalle variabili meteorologiche non era mai stata dimostrata in precedenza.