CyperusFilter: il biofiltro fitodepurante


Sofia Biondi (2008), Alessio Monteleone (2008), Francesco Santangelo (2008)
I.T.I. S. Cannizzaro, Catania



L’Italia e la maggior parte dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, così come molti Stati dell’Africa subsahariana e dell’America del Sud, stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico, manifestati attraverso siccità e distribuzione irregolare delle precipitazioni. L’aumento demografico nei Paesi in via di sviluppo e le migrazioni sempre più marcate verso le zone industrializzate hanno generato nuovi squilibri e causato uno sfruttamento intensivo della risorsa idrica nei settori agricolo e industriale.  

Una gestione sostenibile dell’acqua si orienta verso due metodologie complementari: il riciclo e l’ottimizzazione degli impianti di trattamento delle acque reflue. In questo studio, particolare attenzione è stata rivolta alle acque grigie, considerate per il loro elevato potenziale di riutilizzo in usi non potabili. Per il loro trattamento è stata adottata la fitodepurazione, con la progettazione e la realizzazione di un impianto pilota a flusso orizzontale, impiegando il Cyperus alternifolius, noto come falso papiro.  

L’analisi dei parametri in entrata di un’acqua grigia appositamente preparata in laboratorio, tra cui temperatura, pH, BOD, conducibilità elettrica e concentrazione di fosfati, è stata confrontata con i dati in uscita, dimostrando l’efficacia di questa tecnica di depurazione e valutandone le eventuali criticità. Inoltre, è stata esplorata la possibilità di implementare tali impianti di fitodepurazione nei Paesi in via di sviluppo per piccole comunità, dove la scarsità di risorse idriche, associata a sistemi inadeguati di raccolta delle acque reflue, rappresenta una grave emergenza sanitaria, favorendo la diffusione di malattie come malaria e colera.