Robo-ProT 2.0 e Robo-ProT_Alzheimer

Robo-ProT 2.0 e Robo-ProT_Alzheimer: terapie probiotiche personalizzate, specifiche e mirate attraverso dispositivo robotico per la creazione immediata di una terapia associata al singolo paziente



Serena Moltani (2008), Matteo Quistani (2006)
Liceo Ettore Majorana, Rho (MI)



Il progetto combina biotecnologie e informatica per sviluppare terapie probiotiche personalizzate. Robo-ProT 2.0 è un dispositivo innovativo progettato per selezionare e combinare specifici ceppi batterici in base alle esigenze individuali, migliorando la salute intestinale e contribuendo al benessere generale. L’intestino, infatti, non è solo un organo digestivo, ma un vero e proprio centro di regolazione dell’equilibrio dell’organismo, strettamente connesso a molteplici funzioni vitali.  

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla prevenzione del morbo di Alzheimer attraverso Robo-ProT_Alzheimer. Studi recenti dimostrano che il microbiota intestinale influenza il cervello e potrebbe avere un ruolo chiave nella prevenzione delle malattie neurodegenerative. Il sistema sviluppato da Serena e Matteo analizza, seleziona e combina probiotici con potenziali effetti neuroprotettivi, testandone digitalmente l’efficacia mediante modelli di simulazione dell’intestino e della barriera emato-encefalica. Questo approccio consente di identificare le combinazioni più efficaci e sicure, aprendo la strada a nuove prospettive terapeutiche basate su elementi naturali facilmente integrabili nella vita quotidiana.  

Grazie a questa innovazione, Robo-ProT 2.0 potrebbe rivoluzionare la medicina preventiva, offrendo trattamenti naturali, mirati ed efficaci. L’obiettivo è rendere accessibili terapie biotecnologiche avanzate, migliorando la qualità della vita e ampliando le possibilità per il futuro della salute. In un contesto in cui la medicina personalizzata è sempre più al centro della ricerca, gli autori ritengono che questa tecnologia possa rappresentare una svolta con applicazioni che vanno oltre il campo delle malattie neurodegenerative.